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CAPO I

Regolamento delle Balestre e delle Verrette

Art. 1

La Balestra Antica all’Italiana ha i seguenti requisiti:

  • a) Teniere in legno.
  • b) Arco in acciaio di potenza massima di 600 kg munito di apposito dispositivo di sicurezza; i dispositivi di sicurezza consentiti sono di quattro tipi e cioè:
    • Dispositivo in corda in acciaio con uno spessore minimo di 3 mm ininterrottamente per la copertura dell’arco con le relative sciarpe di tenuta all’arco stesso.
    • Dispositivo in lamina d’acciaio ininterrottamente per tutta la copertura dell’arco nella parte anteriore (altezza 30 mm e spessore 1 mm minimi) con le relative sciarpe chiuse di tenuta all’arco stesso.
    • Dispositivo costituito da una striscia di cuoio dallo spessore minimo di 4 mm, sulla cui parte posteriore sono state eseguite 2 fresature parallele, aventi dimensioni 2×2 mm, in direzione longitudinale per tutta la lunghezza della striscia. All’interno delle fresature deve essere posizionato un cavetto d’acciaio, del diametro di 2 mm, piegato su se stesso e fissato lateralmente su due terminali in nylon o teflon legati alle estremità e stagnato al centro della striscia. L’insieme di cuoio e cavetto in acciaio deve essere incollato sulla parte esterna dell’arco e sarà fissato sulle estremità con due mazzette in fast flight di 45 mm, composte da un minimo di 150 fili (tale dispositivo è stato testato e certificato da Istituto abilitato fino a 850 kg di carico di rottura dell’arco).
    • Dispositivo di sicurezza e contenimento di tipo combinato cuoio-acciaio costituito da una striscia di cuoio continua esterna all’arco di spessore minimo originale di 4 mm sagomata come lo stesso e fissata all’arco tramite un minimo di quattro fasce chiuse per mezzo di cucitura o legatura; due fasce devono essere poste alle estremità dei flettenti e le altre equamente distribuite sugli stessi. La larghezza minima di ogni singola fascia deve essere di 50 mm; le fasce possono essere ricavate in continuità con la striscia di cuoio esterna o cucite saldamente sulla stessa. Tra il cuoio e l’arco deve essere posta una lamina continua di acciaio armonico dello spessore minimo di 1 mm sagomata come l’arco con l’approssimazione di +0/-2 mm e lunga fino al superamento delle fasce poste alle estremità dei flettenti. La lamina può essere libera o vincolata al cuoio tramite incollaggio o rivettatura. Per il cuoio è ammesso uno spessore minimo originale di 3 mm nel caso lo stesso sia completamente chiuso sui flettenti o la lamina sia vincolata all’arco tramite un minimo di quattro fasce chiuse in acciaio poste due alle estremità dei flettenti e le altre equamente distribuite sugli stessi. In ogni caso non sono ammesse discontinuità nel cuoio e/o lamina tra un flettente e l’altro nella parte esterna dell’arco.

Nei primi due casi le sciarpe chiuse devono essere dello stesso materiale del dispositivo di sicurezza.

  • c) Corda in fibra vegetale o sintetica, di colore consono all’arma con appositi tronca-fili in corda o in nylon.
  • d) Noce estraibile a mano, non imperniata e senza cuscinetti.
  • e) Leva di sgancio in unico pezzo a scatto diretto con punto di incernieramento unico, che abbia una presa sulla noce minimo di 3 mm a sicura inserita.
  • f) Dispositivo meccanico di sicurezza sulla leva di sgancio, consono alla balestra, che impedisca lo sgancio accidentale della noce (baldrigo). “La presa sulla noce deve essere pari ad un minimo di 3,0 mm. Entro il 01.01.2021, la sezione minima di appoggio del dispositivo meccanico di sicurezza di presa alla noce oltre ad avere un’altezza di 3 mm dovrà avere una larghezza non inferiore a 9 mm ed il piano superiore non dovrà avere scalini che ne compromettano la sezione resistente. La sezione complessiva della presa sulla noce del dispositivo meccanico di sicurezza, dovrà essere realizzato tenendo conto delle caratteristiche della balestra e della potenza esercitata sulla noce/leva di sgancio, quindi in materiale idoneo, atte a garantire, nel tempo, la sicurezza.”
  • g) Piattino di mira, anche intercambiabile ma non regolabile, con pece o sughero o materiali similari, in colori scuri consoni alla balestra; è consentito il fissaggio meccanico del bottone di riferimento, purché la regolazione della posizione resti completamente manuale.
  • h) Il piattino di mira e l’asticciola di mira possono sporgere all’interno del teniere fino ad un centimetro dal centro del teniere stesso.
  • i) La linea di riferimento per la misurazione è quella passante per il centro della noce e per il centro dello scorritoio di verretta.
  • j) Asticciola di mira senza reticoli e non regolabile con eventuale inserimento di un imbutino di mira, purché presenti un foro perfettamente centrale ed abbia una profondità massima di mm. 30 comprensiva dello spessore dell’asticciola stessa; detto imbutino può avere spostamenti solo verticali non micrometrici. Il foro/i sull’asticciola di mira che nell’imbutino di mira da cui traguardare il padellino con l’occhio, è da considerarsi solo di forma circolare (foro tondo).
  • k) Scorritoio di verretta fisso sulla parte terminale della piastra con dimensioni inferiori alla metà della piastra intesa dalla noce al termine della piastra stessa.
  • l) Eventuali bolle di livello, se presenti, devono essere incorporate nella balestra e durante la gara non devono essere visibili dall’esterno (bloccate e coperte).
  • m) Eventuali viti nella staffa (corona della balestra) destinate alla messa in piano della balestra. Esse, se presenti, non dovranno essere usate come strumento di regolazione durante le competizioni.
  • n) Il sistema di puntamento, deve avvenire con un doppio allineamento:
    1. Occhio, foro/i su asticciola o nell’imbutino di mira (foro tondo), riferimento sul piattino;
    2. Occhio, freccia, bersaglio.

E’ vietato il puntamento a singolo allineamento ed altri tipi di sistema di mira non consoni alle regole ed alla tradizione tramandata del tiro con la balestra antica all’Italiana o da fortezza.”

  • o) Sul piattino di mira sono vietate appendici, fori, o quanto altro utilizzabile come ulteriore punto di riferimento. Le balestre storiche o comunque quelle ove non è possibile fare adeguamenti per uniformarsi, quindi con piattini non conformi, dovranno essere certificate dai Maestri delle Balestre, in apposito elenco, con domanda a cura del Balestriere possessore, da inoltrare al Presidente F.I.B. La verifica e certificazione al superamento del presente articolo e quindi la possibilità di utilizzo della balestra storica al tiro, è effettuata attraverso la firma sulla scheda con foto e schema della balestra, dai Maestri delle Balestre. Senza la firma di uno dei componenti firmatari, la balestra storica non potrà essere utilizzata. La possibilità di utilizzo o l’idoneità della balestra storica, verrà indicata al Balestriere richiedente, tramite comunicazione da parte della F.I.B, attraverso il suo Presidente.

Art. 2 bis

Durante le sfilate, le prove e le competizioni, le balestre devono essere mantenute perfettamente integre e complete in ogni particolare.

I balestrieri devono assumere un contegno consono alla storicità della manifestazione, ponendo particolare attenzione alla propria immagine e a quella della balestra.

Quando sono in costume medioevale devono aver quindi cura di evitare ogni accessorio e comportamento in contrasto con la storicità del momento, come ad esempio orologi, cellulari, sigarette, chiavi, occhiali da sole, ecc.; è consentito l’uso di soli occhiali da vista con lenti non colorate e montature semplici prive di qualsiasi accessorio.

I tiratori ad occhi aperti possono usare occhiali da vista come sopra descritti oscurati con una satinatura bianca sull’occhio non usato per la mira. Tutto deve essere dichiarato e fatto visionare prima di ogni gara.

La inosservanza del presente regolamento comporta la squalifica o le sanzioni stabilite dai Maestri d’Arme e dai Commissari. Il balestriere che dopo la visione tecnica della Commissione federale modificherà contro regolamento la propria o proprie balestre e frecce, verrà sospeso dalle competizioni nazionali per due anni.

Il presente regolamento è sempre valido per ogni gara svolta all’interno della Federazione Italiana Balestrieri (FIB).

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